EMDR
Flash
Technique
PNL
Potenziamento
Cognitivo
Stimolazione
Cognitiva
Supporto
care-giver
Mindfulness
Training
Autogeno
Biblioterapia
EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
L’EMDR è una tecnica utile per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.
A partire da un ricordo dell’esperienza traumatica utilizza i movimenti oculari (o altre forme di stimolazione bilaterale alternata del corpo) per promuovere il riprocessamento e quindi la rielaborazione di disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.
Con la stimolazione EMDR, i ricordi disturbanti legati a un evento traumatico tendono a perdere la loro carica emotiva negativa, diventando più adattivi, le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità, emergono pensieri e sensazioni liberi dagli automatismi traumatici.
La tecnica EMDR, è adottata da un numero sempre crescente di psicoterapeuti in tutto il mondo, da un lato perchè si presta a essere utilizzato da psicoterapeuti con formazioni di tutti gli approcci, dall’altro perchè ha ricevuto sempre più conferme scientifiche di efficacia nel trattamento dei traumi. Dall’American Psychological Association (1998-2002), dall’American Psychiatric Association (2004), dall’International Society for Traumatic Stress Studies (2010) e dal nostro Ministero della salute nel 2003. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’agosto del 2013, ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati. (link sito emdr https://emdr.it/)
Per maggiori informazioni vai al profilo di Tania Furini e Silvia Sacco
Flash Technique
Tecnica messa a punto dopo il 2000 dal Dott. Phil Manfield, è stata inizialmente pensata e proposta come intervento integrativo nelle fasi di preparazione alla tecnica EMDR. Si sta oggi rivelando, nell’esperienza dei clinici, un intervento in grado di favorire una piena risoluzione di sintomi post traumatici (PTSD) da semplici a complessi, facilitando una riparazione efficace delle conseguenze delle esperienze traumatiche sul funzionamento psichico e relazionale delle persone.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Tania Furini
PNL
PNL (Programmazione NeuroLinguistica), è un insieme di tecniche affinate per rendere più efficaci gli interventi relativi alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia.
Apparsa per la prima volta nel 1975 nel libro di Richard Bandler e John Grinder: "The Structure of Magic", la PNL si basa sulla connessione tra i processi neurologici, il linguaggio e i modelli comportamentali acquisiti.
Il presupposto è che, attraverso le tecniche di PNL, sia possibile modificare attivamente il comportamento con l'obiettivo di risolvere alcuni problemi o per adattarsi meglio a determinate circostanze. Gli ambiti applicativi sono molteplici, come anche i contesti e le persone con cui possono essere utilizzati. Particolarmente utilizzate alcune sue tecniche nella psicologia del benessere, psicologia dello sport, psicologia applicata alle aziende e nel mental coaching.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Tania Furini
Potenziamento cognitivo
Il potenziamento cognitivo può essere proposto a varie età e per differenti necessità cliniche. In particolare per bambini o ragazzi con diagnosi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e/o Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) o bambini con altre difficoltà del neurosviluppo, è un insieme di interventi mirati a migliorare le loro capacità cognitive e le loro abilità di apprendimento.
Gli Obiettivi sono molteplici:
Migliorare le aree di difficoltà specifiche: lettura, scrittura, calcolo, ortografia, attenzione, concentrazione, memoria di lavoro, impulsività, pianificazione, problem solving.
Insegnare strategie di apprendimento compensative: strumenti compensativi (es. software di scrittura vocale, tabelle di conversione), strategie di memorizzazione e organizzazione.
Sviluppare l'autostima e la fiducia in se stessi: promuovere la consapevolezza dei propri punti di forza, fornire feedback positivi e incoraggianti.
Migliorare il rendimento scolastico e la qualità della vita.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Raffaella Roncoroni ed Eleonora Turchi
Stimolazione cognitiva
La stimolazione cognitiva per persone con lieve deterioramento cognitivo è un insieme di interventi finalizzati a mantenere e, se possibile, migliorare le loro capacità cognitive.
Il deterioramento cognitivo, che può essere causato da diverse patologie come l'Alzheimer o la demenza vascolare, porta a una graduale perdita di funzionalità cognitive in diverse aree.
La stimolazione cognitiva si propone di contrastare il declino cognitivo e di rallentare la progressione della malattia, aiutando le persone con deterioramento cognitivo a mantenere:
Autonomia: la capacità di svolgere le attività quotidiane in modo indipendente.
Qualità di vita: la capacità di vivere una vita piena e significativa.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Raffaella Roncoroni, Elena De Toma e Rosario Sutera
Supporto care-giver
La partecipazione a un gruppo di supporto per familiari di persone affette da demenza è innanzitutto la conquista e la garanzia di un luogo sicuro e accogliente dove i familiari possono:
Condividere le loro esperienze e i loro vissuti con altre persone che stanno affrontando sfide simili.
Ricevere supporto emotivo e pratico da altri membri del gruppo.
Imparare nuove strategie per gestire le sfide legate alla cura di un familiare con demenza.
Ottenere informazioni sulla demenza e sui servizi disponibili per le persone con demenza e le loro famiglie.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Raffaella Roncoroni
Mindfulness
La mindfulness è una pratica di meditazione che consiste nel prestare attenzione al momento presente, con consapevolezza e senza giudizio.
Esistono diverse modalità per praticare la mindfulness, tra cui:
Meditazione: la meditazione è una pratica formale di mindfulness che consiste nel focalizzare l'attenzione su un oggetto specifico, come il respiro o il corpo.
Esercizi di consapevolezza quotidiana: si tratta di portare la consapevolezza alle attività quotidiane, come camminare, mangiare o fare la doccia.
La pratica della mindfulness ha dimostrato di avere numerosi benefici per la salute mentale e fisica.
La mindfulness è una pratica semplice e accessibile a tutti.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Raffaella Roncoroni, Silvia Sacco e Giada Martinelli
Training autogeno
Il Training Autogeno (TA) è una tecnica di rilassamento, ideata da J. H. Schultz, che permette di recuperare tranquillità interiore e le risorse per far fronte allo stress. Per le sue caratteristiche specifiche il TA si configura come una vera e propria psicoterapia a partenza mentale (Peresson, 1985) in grado di far fronte a problematiche specifiche quali ansia, disturbi psicosomatici e manifestazioni nevrotiche di vario tipo, soprattutto quelle che presentano uno stretto rapporto con reazioni di tipo somatico, ma anche, come coadiuvante nella gestione di alcune malattie fisiche o di alcune condizioni biologiche generali. Esso si basa sull’apprendimento esercizi standard.
Lo stato di rilassamento viene a crearsi in conseguenza di un adeguato allenamento che parte dalla periferia, cioè dai muscoli, piuttosto che dalle aree centrali, con l’effetto di scaricare le tensioni in eccesso dovute all’ansia e allo stress e di recuperare un discreto benessere psicofisico.
Il Training Autogeno si è dimostrato efficace per una grande varietà di disturbi psicosomatici relativi all’apparato respiratorio, al sistema digerente, al sistema cardiovascolare e al sistema endocrino. Il Training Autogeno ha rivelato la sua efficacia anche per il controllo degli stati ansiosi e per affrontare meglio la quotidianità della vita indipendentemente dalla presenza o meno di eventuali patologie.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Rosario Sutera
Biblioterapia
Strumento che aiuta a prendersi cura di sé, che si basa sulla lettura di libri. E’ un percorso di approfondimento di sé stessi e anche strumento utile per affrontare le difficoltà della vita.
Attraverso l’uso creativo e ragionato della letteratura con l’intervento di un facilitatore, appartiene a quelle esperienze espressive, come l’arteterapia o la musicoterapia, che producono benefici per lo sviluppo della persona.
L’utilizzo è molteplice e diversi sono i contesti dove si possono portare percorsi di Biblioterapia. Quando condotta da un clinico aiuta ad affrontare tematiche disfunzionali per sé stessi attraverso la lettura. Sono dimostrati gli effetti positivi su molti disturbi quali ansia, depressione o traumi. Quando condotta da un facilitatore non sanitario, invece, il focus è sullo sviluppo e sul potenziamento delle abilità personali.
Si applica con successo anche nella formazione di gruppi aziendali, équipe o team, associazioni, gruppi di sostegno ai caregiver, gruppi di adolescenti o preadolescenti, gruppi di docenti ed educatori.
Per maggiori informazioni vai al profilo di Marco Paganini